Quando si è ansiosi, stressati, e a maggior ragione se si è preda di un attacco di panico (un disturbo che si manifesta con sintomi come terrore quasi paralizzante, aumento del battito cardiaco, tremore e soffocamento), il respiro si fa rapido e sconnesso e in certi casi arriva addirittura a interrompersi.
«La pratica dello yoga e in special modo la meditazione unita a inspirazione ed espirazione lente e consapevoli, va a rallentare l’eccitabilità della sostanza reticolare, la parte del cervello che regola la circolazione sanguigna, la respirazione, il ritmo di sonno-veglia», dice il neurochirurgo funzionale Sergio Canavero, direttore del Gruppo avanzato di neuromodulazione di Torino.
«Questo rallentamento (che si apprezza notando l’aumento di onde cerebrali di tipo Alfa e Theta con l’elettroencefalogramma), per una reazione a catena, fa inserire le marce basse a tutto il sistema nervoso aiutando a ritrovare la calma».Prove scientifiche. Ricerche portate avanti dalle università americane di Penn State e di Duke e uno studio pubblicato nel dicembre 2004 sul Journal of alternative and complementary medicine, dimostrano come ansia e attacchi di panico diminuiscano nelle persone che praticano yoga con continuità.
Massimo Valz Gris Dal sito www.leiweb.it